PIANTE E VACANZE: COME GESTIRLE IN NOSTRA ASSENZA.

State già sognando mare, montagna, un po’ di meritato riposo e di relax o nuovi luoghi da scoprire durante le vacanze estive?
Oppure avete già pianificato tutto nei minimi dettagli con largo anticipo?
In ogni caso, lascerete casa per qualche tempo, e con essa anche le vostre piante. Che siano in appartamento, sul balcone o in giardino, avranno bisogno di cure anche in vostra assenza.
Per chi non può rivolgersi ai vicini o agli amici per farsi dare una mano, ci sono dei metodi per evitare di rientrare a fine vacanza e trovare le proprie piante… non esattamente floride e rigogliose!
Vediamo insieme qualche consiglio utile per curare il verde in casa quando partite.

Piante e vacanze: ombra e umidità

Prima di parlare dell’innaffiatura vera e propria, consideriamo qualche accortezza iniziale per preservare le nostre piante.
Valgono sia per un breve weekend last minute, sia per assenze più prolungate.
Innanzitutto, non lasciate le vostre piante al buio, soprattutto se sono da interni. Quando partiamo, ovviamente tutti chiudiamo porte e finestre, e abbassiamo le tapparelle o serriamo le imposte.
Ricordatevi però che le vostre piante avranno bisogno comunque di luce e di aria, perciò spostatele all’esterno se vi è possibile, in giardino o in balcone, o anche sul pianerottolo del vostro condominio. Altrimenti, specie se avete poche piante di piccole dimensioni, disponetele tutte davanti a una sola finestra da lasciare aperta, tenendo leggermente alzata la tapparella.
Per le piante all’esterno, invece, posizionate i vasi all’ombra, così da proteggerle dai danni dei raggi del sole nei giorni più roventi. Abbiate cura di avvicinare tra loro tutte le piante, così da creare un microclima umido che manterrà il terriccio bagnato più a lungo. Oppure, se siete pratici di bricolage, potete creare una piccola tettoia provvisoria in balcone o in terrazzo, per ottenere una zona d’ombra uniforme delle dimensioni che preferite. E anche per non dover spostare i vasi più pesanti!
Altro trucco: sempre per avere un buon grado di umidità, sistemate dei recipienti colmi d’acqua di fianco ai vasi. L’acqua evaporerà lentamente e le piante ne trarranno beneficio. Scegliete comunque sempre con cura quali piante necessitano di più umidità e per quali andrebbe evitata.
In generale però, quando le temperature si alzano eccessivamente e l’umidità è scarsa, notiamo subito foglie bruciate o ingiallite, una reazione legata a un meccanismo di difesa delle nostre piante per cercare di trattenere acqua al loro interno. Fate sempre attenzione quindi ai primi segnali di una mancanza di equilibrio nei livelli di umidità e cercate di controllarla sempre.

Piante e vacanze: cosa fare per assenze di qualche giorno

Se invece vi doveste allontanare da casa solo per pochi giorni, vi basterà innaffiare abbondantemente le vostre piante, oppure preparare dei sottovasi ad hoc, con circa cinque centimetri di argilla espansa o ciottoli e acqua, su cui posizionare le piante, che la assorbiranno gradualmente.
Il tutto con le dovute eccezioni: considerate sempre le varietà che avete in casa, dato che alcune richiedono o tollerano innaffiature considerevoli, mentre altre possono sopravvivere tranquillamente senz’acqua per svariati giorni e temono i ristagni idrici più di tutto.
Pensiamo ad esempio alle cactacee, alle succulente, o anche ai tanti tipi di aloe che spesso coltiviamo in giardino o in balcone.
Ogni pianta ha le sue esigenze specifiche.
Altrimenti, potete acquistare nei negozi specializzati delle sfere di idrogel e inserirle nel terriccio: alcuni prodotti di questo tipo assicurano una durata anche di venti o trenta giorni.

Piante e vacanze: sfruttate le bottiglie di plastica

Qualche piantina a cui siete affezionati che non richiede particolari cure, una vacanza di due o tre settimane e poche altre assenze prolungate nella vostra vita quotidiana?
Se vi trovate in questa situazione, potete risolvere il problema della gestione delle piante con dei metodi economici, pratici, riutilizzabili e fai da te.
Il primo, e forse più noto, è quello che sfrutta le bottiglie di plastica vuote.
Procuratevi alcune bottiglie, riempitele d’acqua e chiudetele bene con il tappo.
Praticate due o tre fori nel tappo, ma anche uno sul fondo della bottiglia: servirà a regolare la pressione interna e al rilascio di acqua.
Inserite le bottiglie rovesciate all’interno del terriccio, una per ogni vaso, alla giusta distanza dal fusto della pianta.
Questo sistema è ottimo per i costi ridotti e la semplicità di realizzazione, ma a volte il flusso d’acqua potrebbe bloccarsi, oppure il rilascio potrebbe essere troppo rapido per dei fori troppo grandi.
Potete però ovviare a questi difetti con un gocciolatore da applicare alle bottiglie.

Piante e vacanze: sifoni comunicanti

Simile al metodo precedente per costi e praticità, il sistema dei sifoni comunicanti permette di innaffiare anche più piante contemporaneamente.
Vi occorrerà un recipiente, di dimensioni variabili a seconda del numero di vasi e dei giorni di assenza da casa.
Riempitelo d’acqua, ponetelo in un punto rialzato rispetto alle vostre piante, e collegate recipiente e vasi tramite cordoncini o stringhe di lana o cotone, che andranno ben inseriti nel terriccio e rilasceranno acqua in maniera controllata.
Perfetto per non rischiare di irrigare troppo e di facile realizzazione, ma attenzione: utilizzatelo solo per brevi periodi di vacanza e per vasi di piccole dimensioni.

Piante e vacanze: altri sistemi di irrigazione

Non siete amanti del fai da te? Niente paura: in commercio esistono diversi kit per l’irrigazione automatica, che hanno il vantaggio di funzionare regolarmente anche per periodi di assenza più lunghi.
Questa è la soluzione migliore, soprattutto quando si hanno molte piante in casa o se si coltiva un piccolo orto in balcone o in terrazzo.
Se siete già ben organizzati, con un rubinetto e un collegamento all’energia elettrica a disposizione, potete optare per un kit di irrigazione a goccia (o microirrigazione).
Un programmatore automatico, collegato all’impianto elettrico, assicura un’irrigazione a tempo precisa e impostata secondo le proprie necessità, senza problemi di pressione e senza perdite.
Da qui partono i tubi appositi per l’irrigazione, il tubo di diametro superiore per creare la linea primaria, quelli di diametro inferiori che poi verranno raccordati e inseriti in ogni vaso. A questi ultimi si attaccano i gocciolatori oppure i microirrigatori a pioggia.
Un’alternativa simile è costituita da kit speciali autonomi, il cui funzionamento è in sostanza identico a quello appena visto, ma alimentati a batteria e non collegati al rubinetto di casa, adatti a creare un sistema di medie dimensioni, a bassa pressione, con flusso regolabile e funzionali anche per le piante da interni.


Ora potete partire per le vacanze senza pensieri, le vostre piante sopravvivranno al caldo estivo e continueranno a dare quel tocco in più che abbellisce i vostri spazi e i vostri balconi.
Ma se vi manca ancora qualcosa, ci pensa il team di Misura Casa: nei nostri showroom troverete tanti complementi d’arredo e idee per dare un nuovo volto a casa vostra.

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